È iniziata ieri alle ore 10.30 la Visita Pastorale del vescovo Antonio nella Comunità di Pandino. Un cammino che è iniziato PER LE STRADE DELLA FRAGILITÀ attraverso l’incontro con ospiti, operatori e volontari della Fondazione Casa di Riposo Ospedale dei Poveri. Una mattinata all’insegna dell’ascolto e della condivisione di quella attenzione alla cura della persona che rappresenta un tratto distintivo di questo luogo simbolo della nostra comunità. Nel pomeriggio la celebrazione del rito cristiano delle esequie di Aldo Gandolfi ha permesso al pastore della Chiesa cremonese di immergersi ancor di più in quella fragilità del quotidiano, segnato anche dal dolore e dalla fatica del distacco dai propri cari.
Il cammino per le strade di Pandino è proseguito fino alla Sala Civica dove mons. Napolioni ha incontrato alcuni operatori che quotidianamente camminano PER LE STRADE DELL’ISTRUZIONE. Insegnanti e personale tecnico amministrativo che hanno presentato le tante fatiche che oggi caratterizzano il mondo della scuola, dell’istruzione e dell’educazione in generale. Non sono mancate però alcune perle preziose e riflessioni per sognare un futuro diverso, in cui fare rete attorno alla vita dei più giovani.
Un atteggiamento, quello del fare rete che ha caratterizzato, a partire dalle ore 18.00, il cammino PER LE STRADE DELLA CORRESPONSABILITÀ. In oratorio si sono ritrovati i membri del Consiglio Pastorale e del Consiglio degli Affari Economici che insieme a cetechiste e catechisti della parrocchia hanno dialogato con il Vescovo, a partire dalle notizie riportate in futuro da un immaginario Corriere di Pandino, su dove stia andando la Chiesa, guidata dallo Spirito Santo, ad incontrare e portare il Vangelo alle donne ed agli uomini di questo tempo.
L’incontro ha visto alle ore 19.30 un momento conviviale che ha riunito insieme agli adulti anche adolescenti e giovani i quali successivamente, a partire dalle ore 20.30, hanno aiutato il Vescovo a compiere l’ultimo tratto di cammino in una giornata molto densa PER LE STRADE DEI GIOVANI. Un gioco interattivo ha permesso un dialogo allegro ma non per questo meno profondo su temi molto importanti quali lavoro, futuro, i legami significativi che possano aiutare un giovane a camminare, il ruolo degli adulti, i pericoli che possono intralciare il cammino… A tutti i presenti, infine, una piccola pergamena con il frammento di uno scritto di San Francesco di Sales ha permesso di ricordare che la “vita devota”, cioè spesa, donata è un’occasione che si presenta ed è possibile scegliere a qualsiasi età ed in ogni vocazione.
Uno spunto prezioso per proseguire il cammino!