Domenica 19 settembre nella Chiesa Italiana ricorre la Giornata Nazionale di Sensibilizzazione sulle Offerte per il Sostentamento del Clero. L’argomento è stato già in parte trattato a luglio, durante un incontro in Oratorio, dove un rappresentante del Sovvenire aveva illustrato le caratteristiche dell’8xmille oltre che identificare i beneficiari, tra i quali i sacerdoti, delle risorse economiche che con la firma vengono riconosciute alla Chiesa Cattolica. I sacerdoti vengono per la maggior parte sostenuti con i fondi dell’8xmille e per una parte minore con i fondi che affluiscono all’Istituto Centrale Sostentamento Clero attraverso le offerte dirette dei fedeli. Pensiamo, però, quante più iniziative si potrebbero realizzare da parte delle parrocchie, se anche la parte sottratta all’8xmille, provenisse sempre di più dalle offerte singole dei fedeli? E allora mi viene da chiedere perché sostenere il Clero della propria Parrocchia e di tutte le parrocchie italiane? Perché donare per i sacerdoti?
1. Per uno spiccato senso di appartenenza alla comunità ecclesiale
Una comunione che si spinge fino alla condivisione economica. Forse non è dovere di ciascun fedele contribuire al sostentamento di coloro che hanno scelto di lasciare tutto e dedicare la loro vita al servizio di Dio e dei fratelli? L’offerta all’Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero contribuisce ad allargare lo sguardo dalla propria parrocchia a tutti gli altri sacerdoti italiani. Perché è chiaro che se si dona attraverso quel canale l’orizzonte non può essere ristretto. Anzi. È esattamente il contrario. Oltre al fatto che si può comprendere come una delle finalità del sistema è quella di evitare la sperequazione tra sacerdoti: tra chi vive in grandi comunità e chi invece è parroco in montagna, dove si contano poche anime, che mai potranno sostenerlo, anche volendolo.
2. Per affetto verso il proprio sacerdote
Per la riconoscenza per ciò che si è ricevuto dai preti in termini di crescita personale e familiare. “Ora è il mio turno di dare”. In particolare la riconoscenza è altissima in coloro che hanno avuto la gioia di trovare o ritrovare la fede (magari dopo un periodo di lontananza dalla comunità ecclesiale), proprio grazie all’accompagnamento pastorale di un sacerdote. E come non notare che i sacerdoti sono presenti a tutti i “crocevia” importanti della nostra vita – Battesimo – Comunione – Confermazione – Matrimonio – unzione degli Infermi?
3. E come non ricordare il ruolo sociale del sacerdote?
Aiutare un sacerdote significa aiutare, per il suo tramite, i poveri. E poi dove lasciamo la funzione educativa dei sacerdoti, lo stare in oratorio a contatto e lo spendersi con e per i bambini, i giovani, le famiglie?
Infine anche una motivazione “pratico-economica”. Le offerte sono deducibili dalla propria dichiarazione dei redditi cioè i contributi che vengono versati permetteranno un risparmio fiscale. Un motivo in più per essere uniti nel dono per il bene di tutti!