Dopo i dipinti e i quadri della via Crucis è venuto il momento di sapere qualcosa in più della decorazione della nostra chiesa parrocchiale, intitolata a S. Margherita. di Antiochia.
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Ai lati del presbiterio, inseriti nelle due colonne di prospetto, stanno i due amboni, ovvero i due luoghi elevati da dove veniva proclamata solennemente la parola di Dio (in mancanza dei microfoni attuali!): quello di destra – rivolti verso l’altare – era chiamato ‘in cornu epistulae’, ovvero il lato in cui si leggeva l’odierna prima lettura; quello di sinistra ‘in cornu evangelii’, il lato da dove si proclamava il Vangelo.
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Possiamo immaginare la solennità delle funzioni – le letture erano in lingua latina – accompagnati dall’organo (a destra) e dal coro disposto nella cantoria (a sinistra).
Sotto gli amboni – che richiamano nientemeno che quelli del duomo di Milano, lavorando l’architetto in quei tempi proprio nel cantiere di Milano – ci sono simboli e figure che di solito sfuggono all’attenzione dei più, ma che sono posti in maniera intelligente:
sotto l’ambone del vangelo, sulla sinistra, sono rappresentati i simboli degli evangelisti, tratti secondo una tradizione medioevale, da una visione del libro dell’Apocalisse: il leone per S. Marco, il bue per S. Luca, l’aquila per S. Giovanni; l’angelo per S. Matteo.
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sotto l’ambone dell’epistola (parola latina che significa ‘lettera’) ci sono i quattro ‘dottori della Chiesa’, personaggi dei primi secoli dell’era cristiana, che hanno posto le fondamenta della teologia e della predicazione. In pochissime chiese c’è questa rappresentazione.
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Sono S. Ambrogio (con la sferza, ad indicare la forza delle sue prediche), S. Agostino (indagatore della Trinità), S. Girolamo (traduttore delle Sacre scritture nella lingua latina – fino al suo tempo, 4^ secolo, erano leggibili in greco), e S. Gregorio Magno (riconoscibile dal copricapo papale, la tiara, difensore della civilta cristiana contro i barbari). Tutti e quattro ci hanno lasciato libri fondamentali per la teologia cristiana (hanno tutti un libro in mano!)
Quando ascoltiamo la Parola di Dio in chiesa possiamo dire di essere… in buona compagnia!