Un verbo: ACCOGLIERE. Lo sentiamo ripetere spesso in questi giorni drammatici in cui le lancette dell’orologio sembrano riavvolgersi e riportarci inidietro nel tempo. Un tempo, quello delle guerre combattute a colpi di cannone che il continente europeo sembrava essersi lasciato alle spalle. Di accoglienza ci ha parlato il nostro vescovo Antonio fin dall’inizio della Quaresima, lo scorso mercoledì 2 marzo, quando al termine dell’Eucarestia celebrata in Cattedrale a Cremona ha invitato tutta la diocesi a prepararsi ad una ACCOGLIENZA DIFFUSA dei profughi ucraini.
Un aggettivo: INQUIETI. È l’invito che papa Francesco ha rivolto sabato 12 marzo nell’omelia della s. Messa celebrata a Roma in occasione del IV centenario della canonizzazione di s. Ignazio di Loyola e s. Francesco Saverio, fondatori della Compagnia di Gesù (i Gesuiti).
“Se la preghiera è viva – ha detto Francesco – ‘scardina dentro’, ravviva il fuoco della missione, riaccende la gioia, provoca continuamente a lasciarci inquietare dal grido sofferente del mondo. Chiediamoci come stiamo portando nella preghiera la guerra in corso”.
Partendo da un’idea nata all’interno del GRUPPO GIOVANI (20-30enni) che si ritrova ogni domenica sera per condividere un cammino di catechesi, abbiamo pensato di aprire a tutta la Comunità cristiana di Pandino un INCONTRO DI CONDIVISIONE sull’attuale situazione della crisi ucraina, che si terrà DOMENICA 13 MARZO 2022 alle ore 21.00 in Oratorio. L’intento è quello di guardare insieme a possibili scenari futuri di accoglienza diffusa, seguendo le indicazioni che già da settimane Caritas cremonese, attraverso la rete della Caritas italiana ed in collaborazione continua con le autorità nazionali, territoriali e gli enti locali, ci sta aiutando a delineare.
Lo facciamo nella convinzione che sia anzitutto necessario ACCOGLIERE L’INQUIETUDINE DELLA COMPLESSITÀ, evitando di banalizzare situazioni articolate che richiedono tempo per ottenere risposte risolutive. Questo non significa che non ci siano azioni concrete, inserite in un progetto di più ampio respiro, che già ora sia possibile mettere in campo.
Ne è un esempio l’iniziativa SCOCCARE FRECCE DI CARITÀ realizzata da ragazze e ragazzi di II e III media, guidati dalle loro catechiste. Recuperando vasetti di yogurt in plastica che con un tocco di colore hanno trovato nuova vita, i ragazzi hanno creato delle piccole cassette per raccogliere offerte da destinare all’accoglienza dei profughi. Basta il resto di un caffè o dell’aperitivo, piuttosto che immaginarsi di comprare il pane due volte: per noi e per qualcuno che ne ha bisogno. Queste cassette infatti, facilmente riconoscibili ed accompagnate da un cartello esplicativo, saranno distribuite in questi giorni per tutti i negozi di Pandino dove rimarranno fino alla fine della Quaresima.
Tante altre iniziative potranno essere messe in campo solo, però, se come Comunità cristiana ci renderemo… INQUIETI PER ACCOGLIERE.