Da un paio di settimane è disponibile on-line, sul portale diocesano, il messaggio che il vescovo Antonio ha indirizzato a sacerdoti, educatori e ragazzi della comunità diocesana per l’Anno Oratoriano 2020-2021. Invito tutti a leggerlo con attenzione in vista di cammino che a partire dalle esperienze dei mesi precedenti, sarà da vivere davvero Ad occhi aperti! Contemporaneamente però, è sempre il vescovo a ricordarcelo, «con gli orecchi ben tesi alla Parola del Signore che ascolteremo con abbondanza perché ci aiuti a far sintesi, rielaborare le esperienze, orientare i nostri passi».
In mezzo allo splendore ed alla ricchezza della Parola di Dio, quest’anno il nostro cammino sarà orientato in particolare da alcune immagini contenute in due capitoli del Vangelo di Matteo nei quali Gesù parla ai suoi discepoli del Regno di Dio. È quel discorso che gli esegeti, gli studiosi della Bibbia, chiamano discorso escatologico nel quale Gesù vuole ricordare ai suoi amici quale sia il senso della vita. Proprio a questo serve fare sintesi, rielaborare esperienze, orientare i nostri passi alla luce della Parola. «E’ ciò che si chiama “discernimento” – prosegue il vescovo Antonio nel suo messaggio – ce lo ricordava già il Sinodo dei giovani ed ora ce lo chiede con forza questo tempo».

A questo proposito visto che dal cammino del GRuppo ESTivo HELP – Non tutti i supereroi indossano una maschera alla proposta dei Campi Estivi Original e plusOriginal per preadolescenti ed adolescenti, ad accompagnare l’estate di bambini e ragazzi è stata la santità (dai santi del quotidiano al giovane quindicenne, presto beato, Carlo Acutis) vorrei cogliere un’ulteriore e bella occasione che ci presenta la vita della Chiesa per lasciarci guidare dai santi sulla via del discernimento, sia a livello personale che comunitario.
Nel 1521, durante un lungo periodo di convalescenza nella casa di famiglia a Loyola, in Spagna, a motivo di una ferita riportata durante la battaglia per l’assedio di Pamplona, il nobile Íñigo López visse una forte esperienza di Dio, maturò la sua conversione e la scelta centrale della sua vita che per lui fu quella di consacrarsi interamente al Signore. Quell’esperienza particolare, vissuta in prima persona, Sant’Ignazio di Loyola la fece confluire in un libretto dal titolo Esercizi Spirituali che illustra proprio il cammino di discernimento per riscoprire il senso della propria vita e per intraprendere un cammino capace di dare alla propria vita un senso.

Sono convinto che questa felice ricorrenza del cinquecentenario ignaziano, che si aprirà il 20 maggio 2021, sarà un’ulteriore occasione e provocazione per l’Oratorio e la Pastorale Giovanile più in generale a riscoprire l’essenzialità del discernimento alla luce della Parola di Dio, investendo certo su quei linguaggi capaci di tradurre nell’oggi le medesime attenzioni educative in grado di accompagnare e nutrire la vita di bambini, ragazzi, adolescenti e giovani.
Insomma l’auspicio di una buona stella, tra le tante nel firmamento della santità, sotto la cui guida iniziare il cammino del nuovo Anno Oratoriano!
don Andrea